Recensione Articoli

Non aver fretta di giudicarmi

pubblicato il 31/01/21


Aruna Ladva

Non aver fretta di giudicarmi. Dopo tutto, vedi solo ciò che ho scelto di mostrarti.

Sembra che ci siano molti giudizi in giro riguardo a ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e riguardo a come le persone dovrebbero o non dovrebbero vivere la loro vita.

I giudizi di qualsiasi genere ci avvicinano o ci allontanano? Forse anche questo è un giudizio! Ma non ce la passeremmo meglio se ci ricordassimo che, sì, persino Dio giudica, ma attende fino all’ultimo giorno prima di decidere di spedirci in paradiso o all’inferno! Concediamo quindi ad ognuno la possibilità di elaborare la propria vita e di imparare le proprie lezioni, prima di giudicarlo imperfetti.

Nella Bibbia, Matteo 7:2-5 dice:”Come hai giudicato gli altri, così sarai giudicato, e con il metro che hai usato, sarai misurato”. Anche Gesù, a quelli che accusavano la donna di aver commesso adulterio e che volevano lapidarla a morte, disse:”Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Ed ecco la verità.
Non perché sono Cristiana, ma il pensiero mi attrae!
Lasciamo giudicare a quelli che sono senza peccato, o, in altre parole, facciamo giudicare a quelli che sono perfetti. Ce n’è qualcuno?

Quando giudichiamo un altro, siamo arroganti, di mentalità ristretta e chiusi ad ogni possibilità di apprendimento. Ciò che diciamo in linguaggio non-verbale è “Ti rifiuto” oppure “Non meriti che io ti ami e ti rispetti” Crediamo di essere i soli ad avere ragione e di conseguenza tutti gli altri devono aver torto. In quel momento ci dimentichiamo che stiamo osservando secondo il nostro solo punto di vista. Ma in realtà ce ne sono molti altri di possibili.

Ecco una storia come dimostrazione. Un padre decise di voler impartire a ciascuno dei suoi quattro figli una lezione. Allora li mandò ad osservare un pero. Ne mandò uno in estate, un altro in autunno, un altro in inverno e un altro in primavera. Ciascuno ritornò con una visione diversa dell’albero. Il primo disse di averlo visto carico di frutti, l’altro negò che ci fossero dei frutti e disse che era pieno di foglie gialle. Il terzo esclamò che non c’erano né frutti né foglie, ma che l’albero era secco e spoglio, e l’ultimo disse di averlo visto con dei bellissimi germogli e tanto profumo. Ognuno aveva affermato che ciò che aveva visto era corretto e che gli altri avevano torto. Il padre spiegò loro che avevano tutti ragione, ma che avevano visto l’albero in stagioni diverse. Anche noi pertanto non dovremmo giudicare da una sola ‘stagione’, ma da un anno intero, tanto per dire.

Eppure la nostra arroganza ci fa dimenticare che tutti hanno diritto ad avere le proprie opinioni. Possiamo onestamente credere che tutti i 7 miliardi di persone del mondo riescano a coordinare la loro mentalità per formarne una sola?
Ognuno, persino all’interno di una grande famiglia, ha il proprio modo di mangiare, parlare o camminare. Quindi, se pensiamo di poter cambiare qualcuno giudicandolo, arriveremo in un vicolo cieco.

Giudicare è un argomento insidioso. Abbiamo bisogno di sufficiente discernimento per distinguere l’angelo dal diavolo, ma non troppo per pensar male delle persone e neanche fidarsi alla cieca. Se usato correttamente, il nostro potere di discernimento ci può fare da ottima guida.

Ma a questo scopo, il nostro intelletto, strumento di misura, deve essere colmo di divinità e saggezza, amore e compassione.
Dobbiamo augurare il bene a tutti. Dobbiamo praticare la comprensione e la buona volontà per essere curiosi ed accettare il punto di vista degli altri. Solo allora saremo in grado di godere la varietà dei ‘colori’ del mondo.

E’ Ora...di dare agli altri un’opportunità. Cerco di comprendere prima di voler essere compreso. Accetto che tutti hanno diritto alla propria opinione. Evitiamo di giudicare gli altri e giudichiamo prima noi stessi. ‘Lasciamo che chi è senza peccato scagli la prima pietra’.


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