Recensione Eventi

L’arte di dare e prendere

pubblicato il 24/05/13

 

Una delle energie più potenti e più distruttive per la dignità umana è l’egoismo. Le persone diventano aride, spente e le relazioni conflittuali. Se avete una relazione che non funziona, provate a riflettere su cosa state prendendo o pretendendo anziché avere l’attitudine a dare.

Cosa potreste dare?  E perché non viene così naturale?

Nel vuoto spirituale dettato dalla lontananza dal sé, c’è il prolificare di tanti bisogni e quei bisogni ci rendono “prenditori” piuttosto che donatori. I bisogni sono la dichiarazione della presenza di quel vuoto e dell’incapacità di gestirlo.

Tutto quello che facciamo è mosso da una di queste due intenzioni: dare o prendere. Sembra che non ci siano intenzioni neutre, né intenzioni prive di azioni. 

Dare                            Prendere

Servire                        Sopravvivere

Amare                        Paura

Condividere                Trattenere

Cooperare                   Competere

Offrire                         Imporre

Accettare                     Resistere

Guidare                       Dirigere

Influenzare                  Controllare

Distacco                      Attaccamento

Umiltà                         Ego

Siamo profondamente condizionati a credere che lo scopo della vita sia la sopravvivenza e non servire gli altri. Molti sostengono una visione comune che la vita sia un’esperienza competitiva, e che cooperare con gli altri non sia lo scopo più alto. Perciò è utile esplorare la generosità. 
Avere una mente generosa significa non avere pensieri di gelosia, odio e critica. La gelosia porta molto stress, l’odio impedisce di creare pensieri puliti e di accettazione benevola, la critica semina zizzania ed è uno dei modi migliori per sprecare tempo, energia e pensieri.

Criticare è come dare una spinta (non fisica) a qualcuno e farlo cadere (sottilmente). Che la spinta sia piccola o grande, chi la vive, anche se non sa da dove arriva, continuerà a pensare al suo disagio e questo viene accumulato nel debito karmico di chi ha pensato male e in modo critico.

Un cuore generoso coltiva attitudini illimitate, di donatore, di condivisione, e utilizza ogni momento per dare. La migliore cooperazione implica l’utilizzo delle proprie virtù.

Alcuni possono obiettare che non hanno abbastanza da dare, e pertanto si chiedono: come accumulare? 
Si può accumulare in due modi.
In India dicono: se non abbondi di qualcosa, donalo e ti tornerà. Cosi se hai pochi soldi, estrapola pochi centesimi e donali. Se non ami il latte, regala del latte e inizierà a piacerti.  È un interessante punto di vista.

Il secondo metodo, connesso con lo yoga, è quello di sapersi connettere con la Fonte di energia, chiamata con tanti nomi, compresa in tanti modi, ma l’arte di prendere da quella Fonte diventa una flusso naturale che ci rende come un vaso che trabocca.
Infatti chi dona veramente non pensa di donare, non lo premedita, non lo prevede, non lo pubblicizza, lo fa perché lo è.

La generosità è innata, è nel DNA dell’anima e ogni volta che viene espressa, nella sua immediatezza più sincera, genera gioia a profonda sintonia. È come allinearsi alla propria essenza, quella che non conosce limiti, e tanto il dare è illimitato, cosi le circostanze saranno altrettanto generose. 

 

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