pubblicato il 27/11/12

 

Conferenze in Sicilia con Marco De Biagi, Antonella Ferrari, Raffaele Risoli, Giampiero Deodati.

Il sole e il tiepito clima siciliano hanno accompagnato il tour della Brahma Kumaris nell’isola iniziato a Parlermo e terminato a Milazzo.

L'associazione “Colori di luce” ha ospitato il primo evento e la gentilizza del suo responsabile, Michele Marzilla, e la sua accoglienza, hanno segnato un inizio speciale. Alla conferenza "L'unione suprema - Lo yoga del cuore", i circa trenta presenti, molto motivati ed attenti, hanno rivelato una Palermo dal cuore aperto e dalla voglia di pace e silenzio.

L’energia del pensiero è la risorsa principale ed è perciò fondamentale non intrattenere spreco e negatività. Lo yoga del cuore implica l’attenzione ad un pensiero che non arrechi sofferenza a se stessi e neppure agli altri. L’analogia della mitica figura indiana di Vishnu è stata utilizzata poiché le sue quattro braccia rappresentano:

• la Conoscenza - il sapere dell’anima
• lo Yoga - l’unione con i Supremo,
• la Dharna - uno stile di vita sano che rafforza la connessione e ripara la mia personalità
• il Servizio – la condivisione dei propri raggiungimenti

Il corso base di meditazione Raja Yoga è stato il proseguo del giorno successivo per calarsi ancora di più nella pratica della meditazione.

Enna è stata la tappa successiva presso la sala del prestigioso Hotel Federico II. Un breve estratto del programma dal titolo “Esplorare la Meditazione”:

Meditare vuol dire capire la forza del pensiero e usarla. La forza della mente è la forza del pensiero e il pensiero è il linguaggio più alto. Quando la mente è potente inverte l’energia del pentimento in un progetto di cambiamento .
La mente è il luogo nel quale viviamo e tutto inizia in questo laboratorio interiore dove “transita” tanta gente che entra e esce senza permesso alcuno!

I benefici della meditazione sono tanti:
• rallentare il ritmo dei pensieri e usare questa energia per elaborarne di migliori
• liberarsi da vecchie convinzioni
• allargare l’orizzonte per vedere altre opportunità
• rendere la mente più flessibile e il cuore più grande

La meditazione all’inizio è come un fiammifero accesso, piccolo ma fa un pò di luce.
La pratica aumenta il livello di concentrazione, così la meditazione diventa come una candela. Se l’esperienza avanza in uno stato di profonda pace e silenzio, allora meditare diventa un po’ come un fuoco. Ma lo stadio più alto è quello di “tapasya”, ovvero quello di essere “docciati” da un’energia divina che cambia l’alchimia del mio pensiero, lo pulisce e lo eleva. E’ rigenerante e potenzia le mie qualità.

Tenendo l’Etna all’orizzonte, il tour ha proseguito per l’altrettanto affascinante e misteriosa Catania, presso la sede della società teosofica gestita da Giovanni Aloisi. Qui si è svolta la conferenza sul tema “Forza interiore” nella sala traboccante di gente che sul finale ha richiesto altri interventi in futuro, dando disponibilità di spazi e strutture.
Alcuni video hanno dato inizio all’incontro stimolando riflessioni significative sulla capacità di credere in se stessi.
Dalla conferenza ecco un breve estratto…

La forza interiore è stabilità ed equilibrio, è tenere la lama affilata per non usare la sega quando non ha più il pieno potenziale di taglio. Quello della mente è di pensare poco e meglio, affilo il mio discernimento e acquisico la chiarezza del guerriero. Le sue armi sono le qualità interiori, la forza di un cuore pulito e benevolente. I pensieri potenti hanno il ritmo della pazienza. I pensieri sprecati drenano via due grandi “E”: Energia (e già ne abbiamo poca) e Entusiasmo lasciando invece stanchezza e confusione.

L’ultimo giorno a Milazzo, nel dojo di karate di Biagio si sono radunate più di 40 persone,. Accolti con la dolcezza di torte locali fatte da mani esperte, tutti i partecipanti (da Messina e dintorni) hanno attivamente preso parte ai video ed esercizi sul tema della “Calma interiore”.

L’analisi della calma ha fornito lo spunto per approfondire la tematica del silenzio, paragonandolo al fondale dell’oceano, immobile e privo di correnti tortuose. Un fondale benevolo e di grande immobilità e pace, raggiunto dopo il superamento di tutte le correnti contrastanti che “popolano” una mente inquieta.

Quando vogliamo rilassarci andiamo in un luogo tranquillo (campagna, montagna …) oppure c’è anche chi va al cinema e si espone ad una agitazione emotiva per 60 minuti, o alla partita e allora sono 90 i minuti spesi nella suspanse di ciò che avviene sul campo!
Pochi accedono allo spazio interiore che rappresenta il luogo più intimo e silenzioso che abbiamo. È come l’occhio del ciclone: al centro di un ciclone c’è sempre uno spazio di immobilità, dove l’energia è centrata e silenziosa.

Calma e tempo sono amici stretti. Sprecare tempo è sprecare opportunità, è sprecare pensieri e correre poi per doverli recupare. Gestire bene il tempo mi fa passare dalla tensione all’attenzione. Un’arte importante.
A gennaio 2013 i prossimi incontri in Sicilia.

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