pubblicato il 07/08/13

 Olbia – Luglio 2013 con Antonella Ferrari 

 

La tolleranza ha vari gradi:

    1. Tolleranza come sopportazione: genera confusione emotiva
    2. Tolleranza come adattarsi al disagio: è una bella forza spirituale
    3. Tolleranza come attraversamento del caos: questo è lo stadio più alto. È come vedere ma non vedere, sentire ma non sentire. Il caos non è più caos ma solo scene sulla via. 

Nei primi due casi, davanti a ciò che non va, ovvero davanti a ciò che mi chiede tolleranza, dirò: passerà!

Ma nel terzo caso io sono passata oltre. Non è la circostanza che passa, ma io sono andata oltre lasciando alle mie spalle quello che ho deciso di non portare con me.

Tanti sono i benefici di questo: non me la prendo, non porto rancore, non ho troppe memorie tristi nella mente e nel cuore...

Cosa indica che qualcuno è poco tollerante? 

Troppa sensibilità, l’essere permalosi, suscettibili e impazienti...

Intolleranza e impazienza vanno a braccetto!

L’intolleranza porta impazienza e questo diminuisce la mia forza spirituale e la qualità dell’amore nell’atmosfera.

L’intolleranza viene da una stanchezza e stress mentali, da preoccupazioni e paure che non riesco a gestire diversamente e dalla non capacità di rigenerare energia spirituale.

Il segno della tolleranza invece è il distacco. Per essere tollerante devo tornare là da dove sono venuta, da uno spazio di verità interiore, dall’eternità e sperimentare una infinita quiete. 

Tre grandi radici sostengono la tolleranza:

    1. il potere di fermarsi
    2. il potere di perdonare
    3. il potere di lasciar andare

Il potere di fermarsi – un motore che viene tenuto sempre acceso finisce per bruciare. Così tenere la mente sempre “super attiva” brucia la mia capacità di sentire e sperimentare il silenzio. Questo è necessario per diventare maturi e quindi tolleranti.  
Il potere di perdonare – nessuno può farmi del male se io non glielo permetto. Il perdono è la consapevolezza della grandezza del cuore dell’anima.

Il potere di lasciar andare – Chi ha ragione o torto? Un dilemma frequente... ragione o non ragione! Lasciarla andare è curare irritazione e rabbia. Che siano idee o altro, la coscienza più potente è di essere quella matita nella mani di Dio (come diceva Madre Teresa) pur amministrando di tutto.

 

 


Commenti

Icona utente wanda pirlo il 19/09/13
bella recensione sulla tolleranza, oggi giorno siamo circondati da persone intolleranti e questo mi mette molto a disagio, faccio fatica a far loro capire che si devono, fermare, ascoltare, e solo dopo decidere senza ansia o stress. Grazie Antonella sei preziosa
Icona utente Mario Bifulco il 01/09/13
Grande Antonella...perla di sagezza, ho un bellissimo ricordo di te e dell'esperienza fatta quando tu eri ad Olbia.

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