Recensione Eventi

Il potere della mente

pubblicato il 27/11/12

 

Questo argomento è molto vasto, la mente è uno degli aspetti meno esplorati e più ambiti. La scienza ha studiato la dimensione fisica in tutti i suoi meandri,  ma  la mente rimane per molti una dimensione tutta da comprendere.

Che cosa è la mente? È il luogo dove viviamo! Noi pensiamo di vivere nella realtà fisica in realtà viviamo nella nostra mente. Nella mente prendiamo decisioni, scegliamo, filtriamo la realtà, creaiamo illusioni e percezioni tutte nostre, adattiamo le circostante ai nostri desideri e bisogni … insomma è il pensiero  che ci fa muovere. La mente è un laboratorio è dove creiamo pensieri, è lo spazio dove viaggiamo. In un secondo finiamo nel passato e la mente ci fa rivivere i ricordi come se fossero parte del presente, poi finiamo nel futuro e sogniamo oppure generiamo timori e preoccupazioni di eventi che forse non avverranno mai.

La mente è uno spazio dove intratteniamo vari tempi ed esperienze e così modelliamo il nostro  umore.

Osservate la vostra mente, osservate la grande quantità di pensieri che è in grado di produrre.  Spesso un pensiero ricorre e diventa quasi martellante, ma non è semplice elimarlo e ancora di me è semplice gestire le emozioni che i pensieri continuano a stimolare.

 Come si puo’ arrestare una mente che appare così selvaggia?  

Ci sono alcuni verbi importanti collegati alla mente :

PENSARE, è l’attività principale della mente.

INFLUENZARE -   la nostra mente  corre e va verso quello che fanno gli altri, controllate quanto tempo pensate agl’ altri durante la giornata.  Siamo propensi a pensare alle qualità ed ai  difetti degli altri ed esserne influenzati. È così che diventiamo emotivamente dipendenti.

Quando il pensiero è molto concentrato e rivolto a vedere quello che fanno glI altri , è attratto o  distratto dalle qualità o dai difetti deglI altri, non sono libera. Questa mancanza di libertà altera la mia facoltà di DISCERNIMENTO.

La meditazione aiuta molto in questo, è un ottimo strumento perché implica la pratica di scegliere dei pensieri positivi e guidarli, sostenerli affinchè occupino al meglio l’energia della mia mente.

Ma non siamo solo influenzati da quello che vediamo, ascoltiamo ecc..,  ma anche dal nostro stesso carattere, dai nostri desideri, dalle nostre necessità.

UN PENSIERO CHIAMA UN ALTRO PENSIERO, LA STESSA ENERGIA CHIAMA UN ENERGIA SIMILE.  Quando ci capita di pensare a qualcuno che poi ci telefona questa è telepatia. La telepatia non è altro che l’energia del pensiero che arriva a destinazione come se fosse un messaggio sottile. Più la mente si affina più accade facilmente.  Ci siamo dimenticati che la nostra mente è potente, pertanto se pensiamo male di qualcuno quel pensiero (a seconda della forza della nostra mente) arriverà facilmente a destinazione. 

Se genero energia positiva raccolgo  positività, mentre se semino pensieri negativi il mio raccolto sarà di negatività ovvero di ostacoli.  Ciò che semini raccogli, è una legge o filosofia del KARMA. Quindi è utile sapere che  l’influenza dei nostri pensieri è ben più alta di quello che normalmente consideriamo.

Ogni volta che un errore che abbiamo compiuto ci torna in mente nella forma di un ricordo, quello che proviamo è un senso di pentimento, un senso di colpa, accompagnati dalla paura di ripetere lo stesso errore, di essere giudicata, di sbagliare nuovamente. Tutto ciò diventa un blocco e un limite caratteriale. La meditazione ci aiuta a superare questo blocco, poiché aiuta ad invertire l’energia del pentimento per trasformarla in un progetto di cambiamento.   In altre parole aiuta ad attivare il potere dell’impavidità che controbatte il debilitante stato di paura.

Ognuno di noi è un essere altamente dignitoso con tante risorse, con tante potenzialità ed una mente potenzialmente brillante ma che non viene usata. Diventare coraggiosi, determinati, concentrati e carichi d’entusiasmo è una scelta consapevole che richiede solo la forza che una nuova energia offre alla mente, quando essa si ferma e osserva, si ferma e valuta e … impara a vedere oltre.

Un mente fragile ha la tendenza a GIUDICARE, a cadere nella critica e nel pettegolezzo.

Quando entriamo nella dinamica: “io ho ragione e tu hai torto”, la mente viaggia velocissima, frenetica e la sua modalità sarà separare.  Si posiziona nella dualità. Il bene e il male sono una duale realtà alimentata dalla nostra convinzione che uno non esista senza l’altro.

Il principio 90/10 indica che le situazioni sono determinate per il 10% da ciò che accade e per il 90% dalle risposte che noi diamo all’evento stesso. Per capire meglio vi propongo un esempio: “una famiglia composta da padre, madre e figlia stanno facendo colazione quando la bambina rovescia la tazzina del caffè sulla camicia del papà. Il padre infuriato si rivolge alla bambina in maniera concitata, urlando arrabbiato la rimprovera per quello che ha fatto. Poi si rivolge in malomodo anche alla moglie rimproverandola per aver messo la tazzina in una posizione non idonea. In questo stato d’animo sale in camera per cambiarsi la camicia . Nel frattempo la bambina perde lo scuolabus . La madre dice al padre che deve accompagnare a scuola la figlia. La bambina ha appena finito di piangere e non parla al padre. Lui, già in ritardo, la prende e l’accompagna velocemente a scuola. Non si salutano. Il padre continua la corsa verso il lavoro e viene fermato da una pattuglia e multato per eccesso di velocità.  Finalmente arriva al lavoro con un ritardo di 20 minuti e si rende conto di aver dimenticato la sua valigetta a casa. Inizia una giornata terribile”.

Se riproduciamo diversamente lo scenario: “La bambina rovescia il caffè sulla camicia del papà, il papà non si arrabbia, il caffè ormai è rovesciato ed è irreversibile, sorride e dice “non è successo nulla di grave”,  la bambina è già mortificata per quello che è successo. Il papà non aggredisce  la bambina ma cerca di consolarla  visto che la bambina si stava scusando per l’accaduto.   Lui si va a cambiare la camicia , la bambina prende l’autobus e si reca a scuola. Come tutti i giorni. La moglie sorride al marito, è fiera della sua reazione.  La giornata inizia normale e lui si sente meglio.”

Qual è la differenza fra le due scene? La differenza è STATA UNA SCELTA , quella di dove dirigere la propria energia. LA FORZA DEL PENSIERO E’ LA FORZA DELLA VITA.

Ci sono diverse tipologie di pensiero, oltre ai pensieri sprecati e negativi, ovvero:

-       I PENSIERI POSITIVI: sono rivolti a costruire e trovare soluzioni e opportunità.

-       I PENSIERI ELEVATI: sono quelli che riconosce la propria bontà. Ognuno di noi ha un essenza che è fatta di virtu’, di qualità. I pensieri elevati si riconnettono con quella bontà e possono vedere e riconoscere  la bontà degli altri. È come se la mia bontà si incontrasse con quella di un altro e la comunicazione avviene a quel livello. Al contrario quando il mio ego incontra l’ego di qualcun altro nasce un conflitto, la mia rabbia con quella di un altro genera una guerra.

-       I PENSIERI PURI: sono fonte di trasformazione, di metamorfosi. Determinano  un cambiamento dentro e fuori.  A volte esprimiamo qualcosa di carino ma in fondo lo facciamo per un tornaconto.  Un pensiero di questo calibro implica che la motivazione, l’espressione e l’energia siano puliti e autentici.

-       I PENSIERI DIVINI:  è  un’energia che produce e coltiva armonia . Non siamo in grado di produrla da soli perché richiede il potere dello yoga. La nostra  mente può in maniera straordinaria e ancora di più creare pensieri che interagiscono con l’Anima Suprema, l’Energia divina che costituisci lo scopo dello yoga.

Perciò la meditazione viene fatti a vari livelli. Inizialmente i pensieri sono rivolti a gestire la mente che scappa, che mente, che scalpita! Poi si apprende l’arte di indirizzare i pensieri verso una specifica esperienza delle qualità interiori e renderle più vive e più presenti.

Il potere della mente è il potere del pensiero, è il potere delle nostre scelte, è il potere della nostra volontà nel portare avanti un cambiamento qualitativonella nostra esistenza, sapendo che questo avrà un impatto anche su altri.

Esercizio:

Pensate ad un PENSIERO SPRECATO che vi è familiare (critica, pettegolezzo, rimpianto) o ad un  PENSIERO NEGATIVO (rabbia , indignazione, rancore)… Adesso osservate quel pensiero quasi a volerlo affrontare, e elaborate il suo opposto. Metteteli uno di fronte all’altro e scegliete quello che vi fa sentire meglio… è la vostra scelta!

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