Recensione Eventi

I cinque danni della malizia

pubblicato il 10/06/12


Esploreremo cinque conseguenze della malizia ma potrebbero essercene molte di più!
La malizia è una forma di negatività che prima ancora di essere espressa in qualche modo è nella nostra mente nella forma di pensieri e sentimenti.

La prima funzione della mente è pensare e sentire. Se paragonassimo la nostra mente alla nostra casa, con i pensieri negativi è come se la stessimo riempendo di spazzatura!
La malizia può essere paragonata anche ad un oggetto tagliente, dunque è come se ci circondassimo di oggetti pericolosi! Ha un senso?

Quando abbiamo sentimenti e pensieri di malizia stiamo creando questo tipo di ambiente nella nostra casa, ossia, nella nostra mente. Se qualcuno mi proponesse il progetto di casa mia con queste caratteristiche, io sicuramente non lo sceglierei come designer.
La mente è un qualcosa che dovremmo mantenere quasi come una chiesa, come un tempio, un luogo dove uno vuole entrare per sentirsi in pace. Ma riconosco che questa è una scelta.

La seconda conseguenza è sul proprio corpo. Adesso sappiamo come molte malattie sono psicosomatiche, il che vuol dire che il modo di pensare ha un effetto sul nostro cuore, sul nostro sistema nervoso e può dare origine a molte malattie e molti disagi.
Dicono che la mancanza di speranza riduca le difese del sistema immunitario. Se invece ci sono speranza e fede la possibilità di guarire è ben più alta di chi non le possiede.

Due anni fa sono andata in Marocco per fare un seminario su come superare la rabbia e un medico venne da Bahrain per partecipare a questo incontro. La rabbia può essere molto drammatica; porta ad urlare, rompere e magari usare violenza su qualcosa o qualcuno.

La cosa interessante di coloro che hanno una reazione di rabbia “esplosiva” è che il loro modo di pensare può essere paragonato ad un bambino di 4 anni. È come un’esplosione interna, la mente è iperattiva tanato da non riuscire a pensare in modo appropriato; è tutto centrato sul “ME” e “ORA” proprio come un bambino di 4 anni! Al contrario, un adulto è anche in grado di pensare al beneficio degli altri, a quello che va bene per me ora ma anche per il futuro.

In Canada abbiamo molti indigeni e alcuni di loro quando vogliono prendere delle decisioni si ritirano a meditare portando il loro corpo e la loro mente ad un livello di rilassamento molto profondo. Solo dopo prendono delle decisioni.
Quindi alcuni si arrabbiano subito e altri, come gli indigeni, rispondono pensando a sette generazioni future! Forse possiamo stare in una via di mezzo..

Tornando al racconto del Marocco, una dottoressa parlando della rabbia esplosiva diceva che non è tanto pericolosa quanto la rabbia passiva. Cos’è la rabbia passiva? Indica lo stadio in cui non si ha più contatto con gli occhi, si fanno battute che non sono davvero battute ecc…
Ci sono molte forme di rabbia passiva, più di 30-40 tipi.
Cosa succede quando uno reprime? Questo atteggiamento potrebbe portare ad avere attacchi cardiaci o espressioni di violenza, perciò sentiamo storie di grande violenza ovvero di rabbia passiva accumulata nel tempo! Con questo non sto dicendo che è meglio avere la rabbia esplosiva, il meglio è non avere rabbia!
La ragione per cui usiamo la rabbia, invece di qualsiasi altro modo di essere, è che non vediamo altra soluzione e la crediamo il metodo più potente, ma non è vero.

Quindi la malizia ha un effetto sulla mente, sul corpo e può danneggiare notevolmente anche le relazioni.

A volte quando non ci piace qualcuno evitiamo di incontralo per non dire qualcosa di brutto e non arrabbiarci, ma questo evitare però risultare ugualmente dannoso.
Spesso crediamo anche che il nostro pensare sia solo nostro, che nessuno lo possa vedere o sentire semplicemente perché non lo abbiamo esternato verbalmente, ma non è proprio così!
Possiamo riconoscere uno sguardo irritato anche se non viene detto niente.

Se il vostro modo di pensare è bello, positivo, pieno di gratitudine la gente avrà piacere a stare con voi. A livello spirituale i simili si attirano, mentre ad un livello fisico, gli opposti si attraggono come calamite.
Se i pensieri sono di gelosia, critica, paragone o addirittura cattivi, gli altri non saranno portati a fidarsi di voi. La fiducia è molto importante. Ad esempio, se non vi piace il vostro capo, il suo modo di pensare, di prendere decisioni ecc… poiché lo percepirà, in modo naturale non si fiderà di voi.

Delle volte diciamo “Io non sono mai in ritardo, faccio bene il mio lavoro anzi, lo faccio meglio degli altri, perchè allora che non mi danno la promozione, non mi invitano alle riunioni importanti?” La causa di questa esclusione è il mio atteggiamento e la mia attitudine.
L’attitudine è creata dal nostro modo di pensare!
Se qualcuno ha un’attitudine molto negativa sulla violenza usata contro gli animali, ogni volta che qualcuno parla di questo argomento o dell’industria della carne, si agiterà e alimenterà ancora più pensieri negativi al riguardo.

Studi di sociologia hanno provato che l’attitudine è l’elemento principale se si desidera arrivare al successo; loro non parlano molto di modo di pensare ma di attitudine!
C’è una nuova scuola di psicologia avviata in America che si chiama “psicologia positiva”.
Invece di studiare l’attitudine negativa, stanno facendo studi per rafforzare comportamenti positivi; e hanno notato che la vera chiave di tutto è l’atteggiamento.

Un esempio noto è quello delle due classi dove hanno sostituito i rispettivi insegnanti dicendo ai nuovi maestri che una classe era di bambini geniali e l’altra di elementi poco intelligenti.
Terminato l’anno scolastico fu chiesto loro di scrivere un resoconto per ogni bambino. Rivelarono così che quello che l’insegnante aveva mantenuto come visione e idea si era avverato pur non essendo stato reale all’inizio dell’anno. L’insegnante era stata influenzata da quanto le avevano detto. Così il bambino problematico, visto con l’ottica di un grande potenziale era bravo e con la voglia di capire.

Quindi possiamo dedurre che la nostra visione, attitudine mentale e atteggiamento influenzano il risultato e quindi il possibile successo.
Allo stesso modo la malizia avrà un effetto simile.

Avete mai sentito dire che quello che seminate è ciò che raccoglierete? In oriente parlano della legge o filosofia del karma. Il seme è il vostro pensare, poi seguono le parole e le azioni e quando tutto ciò viene ripetuto tante volte diventano abitudini. L’insieme delle abitudini crea la vostra personalità e la vostra personalità crea il vostro destino. Tornando a monte, tutto nasce da un pensiero, il seme.
Dunque, quando il successo appare difficile considerate la qualità dei vostri pensieri.
E’ malizia anche quando unoi è disturbato dal successo di altri.
Voi cosa pensate sia il successo? Come definireste il successo?
Perché vorreste avere successo?

Nel Raja Yoga consideriamo la vera natura del se come integra, regale e decisamente pulita e positiva. La malizia è una modalità che acquisiamo man mano che perdiamo questa integrità e consapevolezza e cadiamo in dinamiche relazionali poco chiare e poco trasparenti.
Direi che la trasparenza e la malizia sono proprio in antitesi.

Tutti abbiamo un “regalo”, una unicità che se non viene condivisa mancherà sia a voi che al mondo.
Il successo è dunque essere in linea con se stessi, essere contenti e progredire, migliorare sempre condividendo il regalo che ognuno di noi ha ricevuto e che è insito nella nostra personalità

Ho realizzato che per sentirmi felice ho bisogno di sentire che ogni giorno sto imparando qualcosa di nuovo, su di me, sugli altri, sulla vita e che quindi progredisco nell’arricchirmi dentro.
Perciò ho costruito la mia vita assicurandomi che ogni giorno mi offra questa opportunità.

La quinta conseguenza della malizia è lo spreco di tempo e di energia. La malizia usa la vostra energia per creare pensieri che sono contro di voi, contro gli altri, contro la vostra salute, sono un notevole spreco di energia. E come tale è anche uno spreco di tempo.

Nel corso di “pensieri positivi” esiste una formula S.O.S.
“S” per stop;
“O” per osservare e pensare
“S” per sterzare.

Il motivo per cui abbiamo dei pensieri negativi è che non siamo contenti del nostro successo perché spesso lo abbiamo diretto verso l’esterno anziché verso i propositi più profondi.

Se qualcuno si sente solo e vede gli altri felici, sente invidia che è un bel presupposto della malizia.

In conclusione, prendetevi la responsabilità dei propri pensieri, della qualità dei vostri pensieri e ogni forma di malizia e negatività andrà indubbiamente riducendosi fino a diventare un ricordo lontano.

 

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