Recensione Eventi

Guarire dentro

pubblicato il 19/03/15


Antonella Ferrari

È frequente sentir dire: vorrei guarire dentro. Ma cosa vuol dire “dentro”?
Dove è quel “dentro"?

Pensare ad una guarigione implica che ci sia una parte “malata” in me.
Cosa vorrei guarire realmente e cosa mi rivela che esiste un qualche disagio in  me?

Quando manchiamo di benessere diventiamo chiusi, scontrosi e poco propensi a giocare. Essere al contrario spensierati e aperti e disponibili implica una buona dose di benessere. Ovviamente queste caratteristiche devono essere vere. Potrei ad esempi essere disponibile, ma se ho bisogno di specifici ringraziamenti in ritorno per la mia disponibilità,  allora quel benessere è di breve durata.  Si finisce per percepire il mondo come ostile, le persone come difficili e la tolleranza diventa una necessità.  Ma non stare bene oggi sembra “normale” e probabilmente lo è!  

Gli adulti, oggigiorno sono molto “adulti”  seri,  preoccupati e pensierosi..   è parte di una sana consapevolezza interiore quella di ritrovare una piccola, anche piccola dose di spensieratezza e innocenza.  Essere più solari e carichi di entusiasmo richiede una buona dose di stabilità emotiva e una prospettiva luminosa guadagnata dal guidare i pensieri verso il futuro piuttosto che verso il passato.

Quando una verità viene compresa dal sé, produce un mutamento di percezione,  il quale a sua volta cambia i nostri pensieri e le nostre azioni. Ciascuna di queste realizzazioni ha inoltre il potere di cambiare il nostro stato d’essere e il conseguente comportamento. Esse hanno il potere di guarire l’anima, il che vuol dire eliminare i molti tipi di disagio che abitualmente creiamo e sentiamo nella nostra coscienza. La spiritualità ci offre strumenti che diventano una medicina per l’anima.

Il primo passo è realizzare il bisogno di passare da un approccio passivo alla scelta di un cambiamento. Il sistema immunitario dell’anima è diventato fragile e cosi le emozioni gestiscono noi piuttosto che essere noi a gestirle.   Star bene inizia con l’entusiasmo di aver scoperto che io posso cambiare e iniziare ad esplorare quel territorio interiore con occhi di meraviglia.
Guarire non vuol dire che non ci sia una ferita, ma vuol dire che non controlla più la mia vita.

Abbiamo spesso denigrato il nostro mondo interiore,  evitato di vedere verità spirituali per dare spazio a compromessi materiali. Cosi ora, c’è molto da guarire dentro.

Ci sono alcune dinamiche che mi impediscono di guarire:
1.    Qualcuno fuori crea il mio dolore,  quindi c’è qualcuno da incolpare.
Se così è,  allora è la fuori che devo cercare il guaritore (medico, reiki master, psicologo…).

2.    Che il passato sia cosi potente da incombere sul mio benessere.  Si tende a spiegare ogni eventi in base al passato: mi è venuta la febbre mercoledì perché lunedì ho preso freddo. Ma se invece avessi la febbre perché venerdì ho un appuntamento al quale non voglio andare?  Il passato è più forte di me e determina il mio presente?

Un aspetto da sviluppare è la resilienza.
Ci sono quattro tipi di resilienza. Resilienza è bypassare il dolore e entrare nella sfera della guarigione.  

Resilienza fisica – implica attivare il potere di volontà. Esempio scocca 50 volte le dita. È noioso e magari ti fermi prima ma se resisti avrai sviluppato un po di forza di volontà in più.

Resilienza mentale – per esercitare questa, praticare di creare 3 pensieri positivi per ogni pensiero sprecato (di critica, pettegolezzo, rimpianto ecc..)

Resilienza emotiva – approcciare qualcosa che tocca il cuore,  sentire una storia che evoca dei valori e tocca il meglio di me, per riaffermare la bellezza di sentimenti profondi e il valore dei valori.  Lo yoga ci offre l’esperienza dell’amore che si traduce in perdono, apprezzamento e profondo benessere interiore. Questo predispone alla resilienza successiva.

Resilienza sociale – alimentare gratitudine e cooperazione.  Chiedersi come sto in queste due attitudini?  
 
Dadi Janki la nostra direttrice mondiale diceva: non fate yoga ma abbiate una vita da yogi. Uno yogi vede le intenzioni e non le azioni. Uno yogi gioca con la vita e intrattiene la mente con l’energia della gioia e della serenità.  
Guarire dentro è l’esperienza del semplice ritorno all’essenza dell’essere dove i sentimenti più puri prendono forma.



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Commenti

Icona utente gianfranco zambelloni il 09/04/16
Complimenti Antonella. Come sempre un intervento chiaro, utile e.........speriamo che venga ascoltato.
Icona utente Riccardo il 25/03/15
Guarire dentro per me è sinonimo di capire, pero capire cosa? Capire quale è la realtà, e la realtà per me è quella al di la dei sensi e al di la dell'ego, e quella che ottieni essendo consapevole dei tuoi pensieri e per ciò scegliendo quelli che ti portano alla pace interiore, quelli che ti fanno apprezzare la bellezza di un fiore, il sorriso di un bambino o l'armonia nei piccoli gesti di cortesia nel tuo agire quotidiano. Questa scelta consapevole dei pensieri non basta per guarire dentro, va irrobustita sperimentando amore, pace e beatitudine nel silenzio del tuo spazio di meditazione dove si consolidano le sinapsi mentali che con il tempo diventeranno stabili comportamenti positivi davanti alle difficoltà e ti faranno trascendere dallo stato umanoide dove pensi solo a dormire, fare sesso, lavorare, mangiare ed effettuare i tuoi bisogni fisiologici, allo stato di vero umano che vive biologicamente ma anche in connessione con se stesso è con il sé universale ed è dentro questo stato di equilibrio tra la consapevolezza e la meditazione che non solo guarisci ma attiri verso di te la sincronicità con gli eventi che ti faranno vivere una esistenza piena.
Icona utente Katia il 23/03/15
leggerTi è già guarire

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