Recensione Eventi

Gli aspetti sottili del Karma

pubblicato il 02/01/13


Karma  normalmente indica la legge di causa ed effetto,  nella sua comprensione più comune.
Ci può essere facile capire il vecchio detto “ciò che semini, raccogli”, ma quello che però spesso ci sfugge,  è il tempo che intercorre tra la semina ed il raccolto. Essendo quel tempo più o meno lungo, e spesso carico di tanti eventi, circostanze ed esperienze, finiamo per dimenticare cosa abbiamo seminato.  Così quando arriva il momento del raccolto, soprattutto se non è felice, ci chiediamo come mai?! Abbiamo dimenticato il tempo della semina. Ed ecco perché non sempre questo filo karmico è ovvio ed evidente.
Il Karma è un aspetto di spiritualità quindi ha a che fare con la dimensione dello spirito, della nostra realtà interiore.

La spiritualità è fatta di 4 pilastri:
1. la nostra identità spirituale,
2. l’Essere supremo, il divino, 
3. Il tempo
4. il karma

Se i primi tre sono poco chiari, allora diventa molto difficile capire e accettare la filosofia  del karma, perché questi quattro si sostengono e si arricchiscono a vicenda in un intreccio di comprensione profonda.

Il termine “karma” in hindi significa “azione”, ed è l’energia che regola il rapporto fra la dimensione spirituale e quella fisica .  Perciò il karma indica quell’energia che sovrasta tutto il nostro rapporto con gli elementi, con il corpo,  con la materia in genere, ma include anche gli aspetti più sottili delle intenzioni e dei pensieri.

Delle volte non ci rendiamo conto che quello che uno dice incide moltissimo nello stato e umore di un altro. Immaginate quando criticare qualcuno, come questo cambia la visione e il feeling di colui che vi ascolta.
Per questo debito karmico, non sempre mettiamo “in conto” che questo seme comporterà critiche in ritorno.

I pensieri sono ciò che crea un’atmosfera (atma – anima). Se ne creo di molto positivi altri usufruiranno di un’atmosfera pacifica e gradevole. Ma se siete seduti a casa vostra,  nel vostro accogliente salotto,  e cominciate a creare pensieri di rancore, negativi ecc.., ne riempirete l’atmosfera. Così inciderete sull’umore dei vostri familiari. Idem vale per qualsiasi altro luogo.  Questo anche crea un piccolo debito karmico, o un credito se i miei pensieri generano armonia .

Tutto ciò non è così evidente. Qualcuno può stare tranquillo e silenzioso in un angolo e creare tanti buoni pensieri  che facilitano la realtà di persone vicine e lontane, conosciute o sconosciute.

Questa è una pratica molto importante per chi medita, proprio perché man mano che meditiamo ed affiniamo il potere della mente, è un po’ dovuto usarla bene e usarla con la finalità di facilitare la propria vita e quella di tanti altri .
Perciò è sicuramente qualcosa da elaborare e praticare il più possibile. Quale sarà  il risultato karmico se io silenziosamente, in modo molto incognito, creo dei buoni pensieri, buoni sentimenti e ne riempio così l’atmosfera?   L’Armonia.

Karmicamente il creare questo tipo di energia mi riporta buoni sentimenti generati in modo molto genuino dagli altri che con il cuore avranno buoni sentimenti nei miei confronti. Questo tipo di supporto, è forse uno dei più grandi. 

Adesso, per esempio, se vi viene in mente qualcuno, chiunque sia quell’immagine che entra ed esce dalla vostra mente, dategli un’utilità.  E’ un ricordo sgradevole da potete inviargli un sorriso?  Una mente che è ben controllata non da accesso a chiunque, è un po’ come un luogo sacro dove non tutti dovrebbero entrare. In realtà risulta più o meno come una piazza.

Per ottimizzare questa abitudine di pensare a tanti e a tutto, possiamo praticare di mandare un bel pensiero a coloro che, invitati o meno, entrano nella nostra mente. In particolare a chi vi sosta a lungo…

Il pensiero è legato alle intenzioni. Il karma è molto connesso con le motivazioni.  A parità di azione, due persone possono avere un karma diverso, perché le motivazioni a monte sono diversi.   

Ad esempio, posso dare con l’intento di ricevere oppure senza aspettative e queste diverse motivazioni cambiano il mio karma.  Dare e prendere sono i verbi più vicini alla filosofia del karma.
Nel dare c’è il beneficio di un credito karmico ma anche la creazione di un atteggiamento che diventa parte della mia personalità. Questo fa si che qualcuno possa definirsi generoso perché la sua natura ha integrato un modo di essere dal quale creare buon karma diventa facile.

Fortuna …  è il risultato. Chiaramente quando una persona è fortunata, tutto risulta facile, le porte si spalancano.

Qualcuno che afferma di aver dato abbastanza,  cosa sta dicendo realmente? Sta dicendo che poiché non ho ricevuto quello che si aspettava in ritorno, smette di dare! 

Coloro che danno in modo più spassionato, pongono pochi limiti e sanno attingere in modo più spirituale alla Fonte.

Un giornalista intervistò un uomo molto ricco e famoso e gli chiese: “a quanto ammonta il suo capitale? Lei è considerato un uomo fra i più ricchi della città!”  Egli rispose: beh..ho qualche migliaia di centinaia di euro.  Il giornalista lo guardò con stupore e disse sorridendo: “ma non è vero, lo sanno tutti che non è così.” Allora l’ uomo rispose: “in realtà si, perché tutto il capitale che ho accumulato e le mie proprietà che sono tante, sono destinate ad essere spartite dai miei figli. Ma questi migliaia di centinaia di euro è ciò che io ho dato in carità. Questo è il mio capitale. Questo è il mio credito karmico. Quando morirò questo  (la carità) è ciò che verrà con me, quella è la mia vera ricchezza.

La paura è un grosso nemico del buon karma, perché mi frenerà . In realtà chi semina abbondantemente,  non conosce paura, perché conosce il karma.

C’è inoltre anche chi sa dare ma lo fa per dovere: “devo cucinare perché la famiglia torna a casa a cena. Devo.. devo … non c’è un grande feeling… ma devo!!!
Il senso di responsabilità è ottimale, ma se si abbina l’amore e la consapevolezza prende un gusto diverso.

La categoria più alta di donatori ci fa pensare a figure come Madre Teresa che diceva di essere  una matita nelle mani di Dio. Questa coscienza non è l’esclusiva di un missionario ma è la potenzialità di tutti. E’ chiaro che questa è forse una delle motivazioni più alte. E come se avessi un partner molto forte al mio fianco.

Oggi va di moda avere un coach personale oppure qualcuno a cui faccio riferimento regolarmente.  Immaginate di avere Dio come consulente, come andrebbe?  Questo è ciò che pratica uno yogi.

La predisposizione a dare, condividere e alimentare valori e qualità genera abbondanza e nell’abbondanza c’è felicità. C’è benessere e contentezza. Quanta gente oggi è contenta? Veramente poca,  e magari hanno tutto. Questo indica che forse  qualcosa che non va…
Ricorda le volte che hai dato e la gioia che hai sperimentato e allora comprendere il karma sarà facile. Non è una formula complicata, è il risultato naturale dell’essere veri, autentici e consapevoli di non possedere niente. 

 

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Commenti

Icona utente Carmen il 18/11/13
Complimenti e buona vita! Leggo sempre gli articoli ma non dico mai grazie. Con questa occasione vi ringrazio e vi auguro tante belle cose!
Icona utente pierangelo il 13/11/13
grazie per questi pensieri che non possono se non arricchire la nostra anima...metterci in sintonia con il nostro sè più profondo con la vita e con Dio stesso.. grazie ancora..

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