Quale incredibile passaggio.. dalla paura alla gioia, è come dire dalla morte alla vita!
La paura è il primo nemico della felicità e il 1° sponsor della sofferenza. La paura è il grande blocco che ci impedisce di uscire dalla gabbia, di aprire le ali per volare, di credere e sperimentare, ci tiene chiusi e sottomessi, senza l’entusiasmo necessario per accedere alle nostre risorse.
La paura è come una barriera invisibile che si interpone tra me e il mondo e, ancora di più, tra me e la vita, tra me e le mie risorse. La paura ci divide dal nostro potenziale.
E tutto inizia nella mente! Perché la paura prolifica nella distanza che ho da me stessa! Più sono lontana da me, più in quella istanza colloco le tante paure: di non essere riconosciuta, di affermarmi, di rispetto, di perdere, di non riuscire, del fallimento ecc..
Sono convinta di essere quello che non sono
Sono convinta di possedere quello che non è mio
Sono convinta di avere dei diritti e forse non è cosi
Ci siamo allontanati dall’essere, dalla verità. La paura è distanza, è insicurezza, inquietudine e angoscia.
Il cambiamento inizia con il pensiero, sono i pensieri che invertono il meccanismo. La compagna della paura, in quella distanza, è la REAZIONE.
Maeterlinck disse: “sono tentato di chiedere a tutti quelli che incontro: da quanto sei morto?” Più proiettiamo la paura intorno a noi, più ne generiamo e diventa un mondo di paura. Pensate ad un bambino che nella sua innocenza non diffida di nessuno e così genera un’atmosfera di leggerezza e di semplicità.
Un potente pensiero chiave è : scelgo di non aver PAURA, decido di affrontare!
Scegliere e decidere scolpiscono il mio destino. Non saprò decidere se ho paura. Ma come si supera la paura? Una “P” combatte l’altra “P”, ovvero il PERDONO. Il perdono è una espressione di amore.
Cinque forze aiutano nel cambiare la paura in gioia. La gioia è l’energia del risveglio spirituale, l’energia dell’innocenza consapevole, è l’equilibrio tra essere pratici, con i piedi per terra, e spirituali. La gioia è nella capacità di non intrattenere negatività.
1. La forza dell’amore è un grande antidoto alla paura.
Gli occhi di paura non sono quelli tutti spalancati, ma anche quelli che guardano con diffidenza o con disprezzo, con il timore di essere fregato, raggirato, criticato, colpito.. Una paura che ricorre, infatti, e che ci toglie la gioia di vivere è la paura delle critiche.
2. La forza dell’elicottero, è la pratica di un sano distacco per vedere le cose dall’alto e sdrammatizzarle, ridimensionarle. Ci evita una grande paura: quella di fallire.
Un fallimento grande riguarda le nostre relazioni. Non sono capace di rendere qualcuno felice?
Coloro con cui ci sentiamo a disagio sono i nostri maestri. Di nuovo scelgo di affrontare dentro e non fuori.
Il re e l’anello
Un re disse al suo ministro molto intelligente: - Vai a cercare un anello e l’anello deve essere tale che se sei felice ti rende infelice e se sei infelice ti renderà felice. Voglio quell’anello!
Il ministro cercò e cercò ma non trovò un anello del genere. Ma ebbe l’ispirazione di prendere un qualsiasi anello e scriverci sopra anche questo passerà. La felicità passerà e l’infelicità passerà.
3. La forza dell’inversione – cambio l’energia della paura in un progetto di cambiamento. Inizio a creare silenzio nella mente.
Scegliere e decidere scolpiscono il mio destino. Non saprò decidere se ho paura del cambiamento.
Esercizio - Prova a creare silenzio nella mente.. quel silenzio che riporta al centro del sé, al tuo punto di stabilità dove tutto è immobile.. dove entri in contatto con la tua eternità. Quando sei in quel punto comprendi la fluidità delle cose che si muovono intorno a te ..
4. La forza della bontà (SANGRAM) – La forza dell’accumulo ….
dove c’è bontà non c’è paura, ma accumulo forza. Essa trova espressione molto semplice nel rispetto della diversità, aspetto che viene esorcizzato dalle critiche.
Questa aiuta a non avere la paura del …”non abbastanza” (forti abbastanza … capaci abbastanza.. di possedere abbastanza.) e rispetto alla paura del futuro.
“Intervistarono un uomo molto ricco che disse che possedeva pochi euro. Il giornalista stupito commentò: suvvia, sig. x lo sappiamo che ha messo insieme una fortuna! Lui rispose: ma quello che io realmente posseggo è quello che ho donato! Quello è il mio capitale”
5. La forza della connessione con la mia vittoria, con la Luce..
Qua subentra il potere dello yoga, la forza di una mente stabile che il più possibile pratica di immergersi nella connessione con il sé migliore, con la propria destinazione e con la Luce, l’Energia Suprema.
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