Recensione Eventi

La voce del silenzio

pubblicato il 18/05/17

     
Yogesh Sharda 

La vita è molto diversa quando inseriamo il silenzio nella quotidianità. Per me meditare e praticare il silenzio è stato parte della mia vita fin da piccolo; avevo 8 anni quando i miei genitori  hanno iniziato a meditare e così ho avuto il beneficio di questa atmosfera in casa.
Che differenza c’è fra chi pratica la meditazione e un “meditatore” o “yogi”.
Chi medita lo può fare per diversi motivi : per rilassarsi, per sentirsi meglio, per ricaricarsi ma essere un “meditatore/yogi” è uno stile di vita, ciò significa dare grande attenzione a se stesso durante tutta la giornata e verificare continuamente la propria mente e i propri pensieri.

Perché è importante il silenzio?
Perché la razza umana sta affrontando molte sfide e lo possiamo vedere tutti i giorni attorno a noi, in tutto il mondo.  Con un tale sviluppo tecnologico questo mondo dovrebbe essere un paradiso!  Avete uno SMART phone? È un telefono che può fare cose intelligenti, ma dopo qualche mese ne esce uno migliore con applicazioni più affascinanti…
Possiamo noi esseri umani diventare sempre più intelligenti e più innovativi come un cellulare del genere?
La scienza evolve più della nostra coscienza? Siamo nella versione migliore di noi stessi?

In questa scuola di meditazione ( Brahma Kumaris) comprendiamo che in effetti c’è una versione migliore di noi stessi; è un viaggio spirituale di ritorno alle nostre qualità interiori e il silenzio ci aiuta a riscoprire questa nostra parte.
Un tipo di silenzio è l’assenza di rumori fisici, ma un altro tipo di silenzio, quello che ci interessa, è il silenzio della mente e questo è ciò di cui il mondo ha bisogno oggi.
Lo stato del mondo è semplicemente il risultato di ciò che le persone fanno, azioni guidate dalla vendetta, dalla rabbia, dall’ego, dalla paura e questo tipo di azioni danneggiano gli altri e poi alla fine danneggiano anche noi stessi.

Per poter compiere azioni migliori, rispettose, abbiamo bisogno di controllare la nostra mente ma per farlo abbiamo bisogno di potere e questo potere viene dalla pratica del silenzio. Perché questo è importante ? Perché la vita è un gioco della mente. Marco Aurelio aveva detto che la qualità della vita è basata sulla qualità della mente, ma nel mondo di oggi molto raramente le persone pongono piena attenzione alla propria mente; per lo più siamo preoccupati dai nostri ruoli e dalle nostre responsabilità.
La nostra mente è occupata a star dietro alla famiglia, al lavoro, a pagare i conti e ai nostri doveri; certo queste cose sono importanti ma, così come il corpo richiede ossigeno e acqua, la mente necessita di silenzio e di pace. Potrebbe così funzionare meglio e dare il meglio nell’espletare le varie responsabilità.
Diventa un pò un circolo vizioso: non ho tempo per il silenzio ma se lasciassi riposare la mente in silenzio ogni tanto, avrei necessità di meno tempo per fare tutto il resto!

Qual è il segno di una mente forte? Una mente che sa come rimanere stabile.
Quando la mente è debole, un’offesa diventa motivo di vendetta anziché optare per il perdono, sentimento che richiede di essere mentalmente e spiritualmente forti.
Tutti noi possediamo l’energia del pensiero ma tendiamo a sprecarne molta parlando tanto e dicendo poco, o parlando male. Quante parole sono veramente necessarie?

Parlare troppo rende la mente debole. Noi abbiamo due orecchie e una sola bocca, quale messaggio ci dà la natura?  Ascoltate molto e parlate poco, ma noi tendiamo a fare il contrario come se avessimo due bocche e un orecchio. 
Ascoltare è un’arte perduta, poche persone ascoltano veramente.

Una mente silenziosa è in grado di concentrarsi meglio
Una mente silenziosa è in grado di trovare soluzioni molto facilmente
Una mente silenziosa è in grado di prendere decisioni facilmente
Una mente silenziosa può capire meglio e ricordare di più

Durante il giorno semplicemente verificate se potete spendere meglio la vostra energia.
Ad esempio, se potete spendere 20 euro anziché 30 usufruendo di un buono sconto, lo farete felicemente con l’idea di aver risparmiato e quindi accumulato nel vostro conto.  Allo stesso modo, date più valore  alle parole. Tempo fa passeggiavo con un amico e stavo parlando ormai da qualche minuto.. per lo più ero io che parlavo e lui ripeteva eh? eh? Allora dovevo ripetere continuamente  perché lui non stava ascoltando perché la sua attenzione era distratta da quello che c’era intorno. Tutto ciò mi stancava molto e allora ho pensato a come facevo ad evitare che lui si distraesse.
Mi sono dato un principio: prima debbo catturare l’attenzione e poi parlare altrimenti ripetere continuamente mi fa sprecare energia.

Avete mai passato 1 o 2 giorni di silenzio?  Ci vuole un po’ di tempo per entrare nel silenzio, all’inizio si sente la tendenza a dire qualcosa e così si comincia ad osservare i desideri della mente perché la mente desidera sempre dire qualcosa.   
Quando si pratica il silenzio si è liberi dalla pressione di dover fare conversazione per apparire intelligenti e così si entra nel piacere del silenzio, in un suono molto dolce perché profondamente nell’anima c’è pace. Ci vuole un po’ di pratica perché la mente ha questa modalità di pensare, di produrre pensieri, di saltare qua e di là, di reagire. È come addestrare un cane randagio, ha l’abitudine di andare dove vuole e quando vuole e così è necessario un addestramento regolare, lo stesso vale per la nostra mente.

Gran parte di nostri pensieri sono reazioni alle situazioni, agli altri, alle emozioni e bisogni degli altri… possiamo passare una intera vita in una modalità reattiva piuttosto che in una modalità attiva.

Ecco alcuni passaggi importanti:
1° -  Prima di  iniziare la giornata e prima di parlare ad altri,  voglio creare questo pensiero: io sono un anima pacifica.  Vedere se stessi come un’energia collocata al centro della fronte e  dedicarsi  10 – 15 minuti di meditazione.

2° - ricordare a se stessi  io sono un anima e sono il figlio dell’anima Suprema, l’Oceano della pace, dell’amore.  Ciò riempie il mio cuore.  Nel passato i bambini alla mattina, come prima cosa, andavano dai genitori per avere la loro benedizione prima di affrontare la giornata, specialmente se c’era qualche esame!
Quando il cuore è pieno la mente diventa calma e quando la mente è quieta l’intelletto diventa chiaro.

3° -   Un palazzo ha bisogno di solide fondamenta per essere stabile. Se voglio che il palazzo della mia felicità rimanga fermo debbo mettere delle buone basi alla mattina nutrendo la mente con le qualità dello spirito.
Una volta nel passato i genitori leggevano le fiabe ai bambini prima di dormire affinché si addormentassero con buoni pensieri, per svegliarsi poi di buon umore: gli ultimi pensieri prima di addormentarci hanno effetto sul sonno e sulla mattina dopo.   La stessa cosa dobbiamo fare con la nostra mente, spesso più infantile di un bambino.  Darle attenzione significa chiudere la giornata pulendo la mente da ciò che è avvenuto durante il giorno, come chiudere i conti… e lasciare un foglio pulito per il giorno dopo.

Meditazione: I 3 spazi di silenzio

Primo - Lo spazio di silenzio è lo spazio dove noi acquetiamo i nostri pensieri, li osserviamo come osservare un ingorgo di traffico, le macchine cercano di andare in direzioni diverse e così è nella nostra mente i pensieri vanno in direzioni diverse …. il primo passo è guardare i nostri pensieri come se fossero vetture in movimento e  questa pratica è per distaccarsi e osservare i pensieri. Non li sopprimo…  e loro si calmano.

Da questo spazio di silenzio passiamo al secondo spazio che chiamiamo spazio sacro. Coscientemente pensiamo all’anima … mi chiedo "Chi sono io?"  Sono un’energia spirituale .. sono eterno…  sono un anima .. sono una energia vivente consapevole … non posso mai morire. Quale è la mia forma?
Mi visualizzo come una meravigliosa stella o diamante di luce…

Terzo - Lo spazio Divino. L’esperienza della mia connessione intima con l’Essere divino, l’Oceano di pace, l’Oceano di amore;  io sono il figlio dell’Anima Suprema… la Madre dell’anima, il Padre dell’anima e l’Amico….  Gioite di queste relazioni  e fatene l’esperienza.




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